Il programma di sviluppo della cultura dell'integrità

Ing. Patrizia Giracca – Presidente Commissione per l’etica professionale dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano

Il compito principale degli Ordini è quello di tutelare la professione. Questo significa curare l’interesse della collettività, che deve poter contare su professionisti non solo competenti e preparati, ma anche onesti, corretti e leali, in una parola: INTEGRI. Per questo motivo, fra le attività formative ed informative promosse a favore dei propri iscritti, l’Ordine degli Ingegneri di Milano pone particolare attenzione alla cultura deontologica.

A questo argomento è dedicato il lavoro della commissione per l’etica professionale.

Fino al 2014 i suoi principali ambiti di azione sono stati l’aggiornamento del Codice deontologico e l’attività di supporto istruttorio al Consiglio per i casi di violazione deontologica. Ma l’entrata in funzione dei Consigli di Disciplina e l’adozione del nuovo Codice Deontologico hanno spinto la commissione a riconsiderare l’oggetto della sua attività.

". . .andare oltre la deontologia. . ."

La Commissione è così arrivata alla conclusione che è necessario andare oltre la deontologia, per occuparsi di etica. La considerazione da cui è partita la Commissione è quella che nessun Codice Deontologico potrà mai prevedere tutte le casistiche di problematiche etiche che un ingegnere può trovarsi a dover affrontare nel corso della sua vita professionale. E comunque le scelte di carattere etico non possono essere imposte da regole esterne, ma devono essere prese, in coscienza, sulla base dei principi e dei valori in cui ciascuno di noi crede. Si deve quindi far leva sulla persona, portandola a mettere in atto, per sua libera scelta, comportamenti moralmente corretti. In altre parole, promuovere la cultura dell’integrità professionale.

Ottimi propositi, ma difficili da concretizzare. Tuttavia, proprio in quel particolare momento, grazie alla fortunata coincidenza di una rinnovata collaborazione tra UNI e l’Ordine di Milano, è nato un nuovo stimolante progetto: la creazione di un Codice Etico secondo modalità innovative, cioè un codice “bottom up”, che promuova lo sviluppo del ragionamento etico partendo dall’esame di situazioni reali. Un’occasione perfetta!

“… UNI e l’Ordine di Milano … per creare ”un Codice Etico bottom up…”

A partire dalla primavera del 2015, per oltre un anno, la Commissione etica ha lavorato sotto la guida del dott. Gaetano Megale (psicologo, membro Commissione UNI “Servizi”) e dell’ing. Ruggero Lensi (allora Direttore Relazioni esterne, sviluppo e innovazione, oggi Direttore Generale di UNI) per svolgere un ragionamento applicativo che approfondisce il concetto di consapevolezza etica e si basa sui dilemmi etici, quali situazioni reali alle quali si associano soluzioni differenti a seconda del bagaglio valoriale di ciascun professionista.

Ciascuno di noi possiede una sua competenza etica, costruita negli anni grazie all’educazione ricevuta ed alle esperienze vissute, tant’è che, di fronte alla stessa situazione, i comportamenti delle persone possono essere molto diversi. La competenza etica ha differenti gradi di evoluzione, ed è quindi possibile migliorarla grazie al lavoro che la singola persona fa su se stessa, andando ad approfondire i temi etici. Lo scopo del Codice Etico costruito con UNI, che si basa sulla UNI/PdR 18 di implementazione della UNI ISO 26000 sulla responsabilità sociale, è proprio quello di favorire questa operazione per i professionisti ingegneri.

Come? Aiutandoli ad esercitarsi e spronandoli a ragionare sui temi etici.

". . .i dilemmi etici. . ."

Con quale con mezzo? I dilemmi etici, che sono situazioni “tipo” nelle quali vi è incertezza sulle decisioni da assumere perché vi è conflitto tra due o più principi etici, che coinvolgono il decisore e gli altri stakeholders (cliente, colleghi, pubblica amministrazione, comunità, ecc.), e/o ci sono dei fattori esterni che rendono difficile perseguire contemporaneamente uno o più principi etici. Tuttavia occorre decidere cosa fare e per quali motivi farlo, tenendo conto dell’interesse dei singoli stakeholder e del bene comune.

I primi dilemmi per il Codice Etico degli ingegneri sono stati sviluppati a partire da esperienze reali, vissute direttamente dai componenti della commissione o comunque a loro note. Si tratta di situazioni nelle quali il protagonista deve decidere quale comportamento tenere facendo riferimento solo alla propria coscienza perché nessun articolo del Codice Deontologico è in grado di dargli indicazioni adeguate. Al termine di ciascun dilemma c’è quindi una domanda a cui si può rispondere con un o con un no (o con non so decidere). Ma ciò che è particolarmente importante sono le ragioni che determinano la risposta. La scelta delle ragioni, infatti, comporta lo sviluppo del ragionamento etico e quindi aiuta l’evoluzione della competenza etica.

“. .lo sviluppo del ragionamento etico. .”

Inoltre, sempre allo scopo di migliorare il ragionamento etico, è necessario essere consapevoli che esistono dei meccanismi, detti di disimpegno morale, che ciascuno di noi mette inconsciamente in atto per giustificare ai suoi stessi occhi un suo comportamento eticamente scorretto. Anche questi meccanismi sono stati declinati specificamente per la professione dell’ingegnere allo scopo di fornire degli esempi in cui ritrovarsi e favorire quindi la riflessione sui temi etici.

Alla fine di questo impegnativo ma interessantissimo lavoro, l’Ordine degli Ingegneri di Milano ha quindi acquisito una prima base di Codice Etico, costituito da una raccolta di 6 dilemmi, che però sono solo l’inizio di una vera e propria biblioteca di dilemmi da far crescere grazie all’apporto di tutti gli iscritti che vorranno arricchire il Codice condividendo altre situazioni di incertezza etica vissute nell’ambito della professione. I dilemmi non contengono risposte alle quali uniformarsi, ma costituiscono un bagaglio di esperienze sulle quali riflettere per sviluppare la propria competenza etica per essere pronti ad affrontare situazioni analoghe mettendo in azione le proprie migliori capacità.

Allo scopo di sensibilizzare e coinvolgere i colleghi sui temi etici UNI ha messo a disposizione sulla sua piattaforma e-learning un Training Etico, le cui finalità sono quelle di dare a ciascun fruitore un’alfabetizzazione etica di base e promuoverne la consapevolezza dei valori personali, di come si sono formati e di quali fattori li influenzano.

"…i colleghi hanno acquisito la qualifica di Ethical Leader…"

Alcuni colleghi, dopo aver seguito tutto il Training Etico, hanno accettato di cimentarsi nella redazione di un dilemma etico con il supporto dell’esperto di UNI dott. Megale e della commissione etica. La biblioteca dei dilemmi si è così arricchita di ulteriori 5 dilemmi. Vai a REPERTORIO RAGIONATO DEI DILEMMI ETICI.

Gli autori, insieme ai componenti della commissione etica, hanno acquisito la qualifica di “Ethical Leader”, assumendo il compito di testimoniare, diffondere ed essere punti di riferimento nel contesto lavorativo della cultura dell’integrità dei professionisti. 

Il programma prevede che la comunità degli Ethical Leader si ampli per accogliere tutti i colleghi che condividono l’importanza di questa attività e sono disposti a mettersi in gioco. A questo proposito è stata realizzata una campagna di comunicazione ampia ed articolata che si prefigge di raggiungere il maggior numero di iscritti possibile ed accendere il loro interesse.

Questo modello innovativo di approccio al tema dell’Etica è particolarmente appropriato al mondo degli ingegneri perché sono abituati a ragionare e ad operare basandosi su un connubio di teoria, sperimentazione e pratica.

Ma il modello è troppo interessante ed utile perché resti confinato al solo campo della professione dell’ingegnere: l’Ordine di Milano ha ritenuto che debba essere portato a conoscenza anche di altre categorie professionali e associazioni ed ha quindi chiesto a UNI di elaborare una Prassi di riferimento per la definizione delle linee guida per la crescita della cultura dell’integrità dei professionisti tramite un processo di elaborazione del codice etico quale strumento essenziale per lo sviluppo del ragionamento morale. Il 1° settembre 2016 è stata quindi pubblicata la UNI/PdR 21:2016.

La Commissione Etica invita tutti gli Iscritti all’Ordine a partecipare alla realizzazione del Codice Etico dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano e dunque allo sviluppo della cultura dell’integrità dei professionisti.

Come?

Clicca qui