Recepimento RED III: nuovo decreto attuativo sulle rinnovabili

Con l’approvazione del decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea RED III, l’Italia aggiorna il proprio quadro normativo in materia di energie rinnovabili e decarbonizzazione. La direttiva innalza gli obiettivi di produzione da fonti rinnovabili e introduce nuove regole tecniche e gestionali per accompagnare la transizione energetica.

Il recepimento della RED III incide in modo diretto sul lavoro degli ingegneri energetici, elettrici, ambientali e civili, chiamati a integrare nuove competenze e a interpretare un contesto tecnico-normativo sempre più complesso.

La spinta verso tecnologie intelligenti apre spazi per soluzioni avanzate in ambito domotico, infrastrutturale e urbano: la progettazione si fa sempre più integrata e digitale, con impianti, reti e sistemi di accumulo che devono dialogare fra loro, secondo logiche di interoperabilità e gestione smart. Ma con le nuove opportunità, si aprono anche nuove responsabilità tecniche: cresce il peso della documentazione di conformità e delle certificazioni delle prestazioni.

Il decreto stabilisce che entro il 2030 almeno il 39,4% dei consumi energetici complessivi dovrà provenire da fonti rinnovabili, con un obiettivo nazionale specifico del 40,1% per la produzione negli edifici. Si tratta di un salto significativo che impone un’accelerazione nei processi di progettazione, autorizzazione e realizzazione di nuovi impianti.

Dal 30 giugno 2026 tutti i punti di ricarica standard privati dovranno disporre di funzionalità smart, conformi alla norma CEI 021.
Il decreto disciplina inoltre l’accesso ai dati delle batterie (stato di salute, di carica, potenza, capacità residua), aprendo la strada a una gestione più efficiente e trasparente dei sistemi di accumulo.

Per accedere agli incentivi, le pompe di calore dovranno rispettare precisi parametri di efficienza energetica (ηs% e SCOP dovranno essere almeno pari ai valori minimi di Ecodesign specificati nelle tabelle) e la prestazione dovrà essere dichiarata dal costruttore e garantita da prove effettuate in conformità alla norma UNI EN 14825. In caso di ristrutturazione degli impianti termici negli edifici diventa obbligatorio installare almeno un sistema ibrido (caldaia + pompa di calore) per garantire che almeno il 20% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria sia coperta da rinnovabili.

Nel settore delle biomasse e del biometano, cambiano i criteri di sostenibilità e si abbassa a 7,5 MW la soglia di esenzione da alcuni obblighi ambientali, con maggiore attenzione alle emissioni e al recupero dei gas di digestione.


Leggi il Decreto di recepimento della RED III qui allegato.

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