D.L. n. 69/2024 - Comunicati Stampa

L'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, insieme all'Ordine degli Architetti e al Collegio dei Geometri, ha rimarcato già da molti mesi il clima generale di incertezza e confusione che sta paralizzando il campo dell'Urbanistica, soprattutto sul territorio milanese, a causa in particolare dell'incoerenza tra i diversi livelli legislativi (nazionale, regionale, comunale). Ingegneri, Architetti e Geometri milanesi hanno chiesto alle istituzioni meno burocrazia, un quadro normativo chiaro e una norma di interpretazione certa per il Testo unico dell'edilizia, al fine di confermare le interpretazioni date negli anni e garantire la continuità delle operazioni di trasformazione territoriale e rigenerazione urbana (puoi leggere la lettera aperta indirizzata a istituzioni e media e pubblicata a firma congiunta a gennaio qui). 

Ora, sulla scorta dell'approvazione del Decreto "Salva Casa", anche i rispettivi Consigli Nazionali prendono posizione, domandando che il Salva Casa “sia il punto di partenza per una nuova legge urbanistica”.

Nel comunicato stampa congiunto di CNI, Consiglio Nazionale degli Architetti PPC e Consiglio Nazionale dei Geometri, pubblicato in data 16 luglio, si auspica una profonda riforma di "semplificazione e razionalizzazione" dell'assetto legislativo per rendere più efficiente un sistema che spesso viene rallentato e ostacolato da interpretazioni legislative poco chiare e contraddittorie. Nello stesso documento, i Consigli Nazionali presentano una schematica disamina dei principali emendamenti proposti.

In particolare, si contesta l’aumento di responsabilità, anche penali, del tecnico chiamato ad attestare tramite dichiarazione l’epoca di realizzazione di un immobile, anche in assenza di documentazione. Il riferimento è all'Art. 34-ter, già oggetto di un precedente comunicato stampa congiunto con CNAPPC e Fondazione Inarcassa (21 giugno), all'interno del quale si chiedeva al legislatore quantomeno lo stralcio delle sanzioni penali.

 

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